Snorkeling

snorkeling“Snorkeling” e “seawatching”,sono entrambe terminologie moderne che stanno ad indicare un tipo di attività vecchia come il mondo. Sostanzialmente essa consiste nel nuotare in superficie osservando il fondale marino attraverso la maschera, respirando comodamente attraverso un tubo di gomma o boccaglio (lo snorkel appunto) mantenendo la testa sommersa , e affidando infine la propria propulsione alle pinne.

Malgrado possa apparire un parente stretto dell’apnea lo snorkeling è una attività totalmente diversa da essa ,e comunque finalizzata ad esplorare, senza immergersi, il fondo del mare.
Lo snorkeling infatti si pratica prevalentemente in superficie e contempla delle discese sotto la superficie marina a pochi metri di profondità.

Pinne, maschera e boccaglio sono l’equipaggiamento di base per intraprendere l’osservazione dei fondali sommersi, e a queste specifiche apparecchiature vanno aggiunte una boa galleggiante richiesta obbligatoriamente per legge.

A tali indispensabili attrezzature c’è poi chi ne affianca altre due dalle finalità nobili e di complemento, che sono :una semplice fotocamera subacquea ed una lavagnetta su cui trascrivere appunti.
Il profondo appassionato infatti provvede a divulgare o approfondire la conoscenza delle bellezze dei fondali marini mediante immagini, o in mancanza di questo supporto, per narrazione o disegno.

Chi si avvicina al mare nel pieno rispetto delle regole e dell’ambiente, anche se non si trova in zone di mare sottoposte a tutela e controllo come è il caso dell’Area di Tutela Marina di Porto Venere, sa che è vietato asportare qualsiasi oggetto o animale che sia, perché esso fa parte di un equilibrio molto sofisticato ed allo stesso tempo delicato.
Già solo girare un sasso per vedere cosa c’è sotto può creare un danno!
Le invitanti cale e falesie dell’ arcipelago di Portovenere sono una forte tentazione per gli appassionati del seawatching.
Un affascinante scrigno di rara bellezza disposto a scoprirsi in tutta la sua essenza purchè il comportamento del visitatore si svolga nel rispetto della regolamentazione e dell’educazione ambientale.

Una alternanza di strette cale e insenature, canyon sommersi che si distendono tra uno scoglio e l’altro, pareti verticali che si perdono nel blu, fazzoletti di sabbia che abbracciano i posidonieti, sono solo alcuni degli ambienti sottomarini che gratificano il visitatore dell’Area di Tutela Marina.

E’ così che in questo lungo peregrinare tra aria ed acqua si potranno osservare varie fasi della vita di un numero impressionante di organismi .
Alghe, poriferi, echinodermi, antozoi, gasteropodi , bivalvi, solo per citarne alcuni, sono assidui frequentatori della fascia mesolitorale e del piano infralitorale.
A questi poi naturalmente si aggiungono ampie famiglie di pesci, crostacei, nudibranchi e meduse.

Naturalmente per queste escursioni naturalistiche occorre applicare la solita prudenza evitando, ad esempio, di scendere in mare quando è mosso, di non spingersi troppo al largo lontano dalla costa, di non immergersi troppo a fondo a maggior ragione poi se si hanno difficoltà a compensare ma soprattutto di non immergersi dopo un abbondante pasto.