E’ un serpente piuttosto comune nella Spagna nord orientale, nella Francia del Sud e a partire dalla Jugoslavia nordoccidentale fino alla Sicilia e Sardegna.
La specie è protetta in tutta Italia.
Il colore di Coluber viridiflavus (Lacépède) è di fondo verde-giallo con pigmentazione nera o verde scuro che forma intrecci nella parte anteriore e linee in quella posteriore. Questo disegno permette di riconoscerlo anche quando è rintanato nel luogo di ricovero.
Nella parte meridionale gli adulti sono completamente neri, colorazione definitiva che raggiungono intorno al quarto anno di età.
Ha una lunghezza di 150 cm. compresa la coda e da adulto è piuttosto possente, ma slanciato e la testa è relativamente piccola.
Durante il giorno è possibile vederlo tra i cespugli, anche vicino ad insediamenti umani.
Nel territorio del Parco lo si trova nella parte più interno verso il Castello, verso il Muzzerone e sulla Palmaria. E’ visibile soprattutto nelle giornate calde tra l’erba o tra i sassi .
Non è una specie velenosa, ma se catturata morde ripetutamente in modo violento.
Si nutre in modo piuttosto vorace di lucertole, ratti, ramarri; preda anche nidiacei di uccelli, serpenti, rane e mammiferi. Gli individui giovani predano piccole lucertole, grilli ed insetti.
Durante i mesi invernali si ritira in una latenza che termina nei primi mesi della primavera, quando avvengono gli accoppiamenti. Verso la fine di giugno depone sotto qualche anfratto e in cavità sotterranee 8-12 uova che si schiudono intorno alla metà di agosto.