Il suo nome scientifico è Tarentola mauritanica, ma è spesso detto “tarantola” pur non avendo nulla in comune con il ragno velenoso a cui è accomunato.
Vive nell’area mediterranea, isole comprese.
In Italia è maggiormente diffuso sul versante tirrenico rispetto a quello adriatico.
Misura circa 15 cm. compresa la coda ; ha un aspetto grassoccio e appiattito, inclusa la testa.
Possiede vistosi tubercoli dorsali fino alla coda che lo fanno apparire come spinoso, cuscinetti adesivi ampi che si estendono su tutta la superficie delle dita e si allargano sulla punta. Le unghie sono presenti solo su terzo e quarto dito.
Il colore è grigio-brunastro con striature più scure molto più evidenti sulla coda e negli individui giovani.
Nel momento in cui la coda viene rigenerata manca di tubercoli risultando così uniforme.
E’ un geco con abitudini diurne che ama termoregolarsi al sole, ma è attivo di notte se la temperatura è al di sopra dei 15°; allora cambia colore diventando più chiaro e muovendosi molto rapidamente per catturare le sue prede.
Si arrampica con estrema agilità anche su pareti verticali mantenendo il corpo aderente alla superficie e le zampe lontano dai fianchi.
La sera è possibile vederlo attorno a fonti luminose dove caccia gli insetti attirati dalla luce; i maschi sono territoriali mentre le femmine e i giovani difendono la tana e un minimo spazio circostante condividendo però la zona di caccia.
I maschi si distinguono dalle femmine principalmente per le dimensioni della testa, poiché la mancanza dei pori femorali e anali è difficile da osservare “a vista”.
Durante la primavera avvengono gli accoppiamenti e i maschi risultano territoriali nel difendere uno spazio occupato da qualche femmina; quest’ultima deporrà 2-3 uova in due covate diverse incollandole in qualche fessura di un muro o di una roccia. Nel giro di pochi giorno l’involucro s’indurirà diventando un guscio vero e proprio da cui usciranno i piccoli dopo 3-4 mesi.