Querce

querciapersito

Famiglia: Fagaceae
Genere: Quercus
Specie: ilex (L.)
Il Leccio (Quercus ilex L.) è una quercia sempreverde che caratterizza l’ambiente mediterraneo e si ritiene che questa bella pianta ne rappresenti il climax: la vegetazione mediterranea (gariga prima, macchia poi), senza intromissioni antropiche, tenderebbe ad evolversi in leccete, boschi in cui il leccio rappresenta la specie dominante, unica.

Le foglie sono coriacee, lanceolate od ellittiche con margine intero o dentellato (nelle foglie giovani che si trovano nella parte bassa della pianta, alla portata di erbivori voraci), la pagina superiore è verde brillante, l’inferiore bianco-tomentosa.
Il frutto, la ghianda, è appuntito e rivestito per la metà della sua lunghezza da una cupola emisferica rivestita da tante piccole “squame”, talmente appressate da formare una superficie liscia.

Altre querce presenti sul territorio sono la Roverella (Q. pubescens Willd.) e il Cerro (Q. cerris L.).
Sono querce caducifoglie molto simili tra loro e la possibilità di ibridarsi rende il riconoscimento molto difficoltoso.

La differenza è visibile al momento della fruttificazione: nella prima la cupola della ghianda è costituita da squame giustapposte, simile alla disposizione delle tegole di un tetto, nella seconda invece sono presenti dentelli ricurvi ben evidenti.

Esistono altri 2 caratteri che le differenziano: la corteccia (il Cerro presenta delle spaccature longitudinali dove è visibile l’interno, “il fellema”, rossastro) e il fatto che la Roverella mantiene le foglie secche sui rami sino alla formazione delle nuove gemme fogliari.

Le Querce sono le piante maggiormente utilizzate da Imenotteri del genere Cynips che inducono la produzione delle famose “galle”.
Questi insetti, generalmente piccole vespette, depongono le proprie uova sulle foglie o sui rami delle querce, inducendo in quest’ultime una produzione anomala dei tessuti interessati, generando così particolari strutture che ingloberanno le uova e che forniranno cibo alle future larve.