La volpe rossa (Vulpes vulpes, Linneo) è un canide molto diffuso in tutto l’emisfero boreale e in Italia non è a rischio di estinzione nonostante la riduzione progressiva del suo habitat.
Il colore della sua pelliccia è chiaro dal nome che porta, a seconda degli individui e delle regioni può variare dal giallo-rossastro fino al marrone.
La gola, il ventre e la punta della coda sono bianche; il muso allungato e le orecchie appuntite.
E’ un’animale notturno che caccia anche nelle prime ore dell’alba molto opportunista si adatta all’ambiente in cui vive; preferisce roditori e conigli, ma preda anche uccelli, insetti, frutta, bacche, uova e pesci.
Per catturare lombrichi scava nel terreno.
Durante il giorno rimane nascosta tra i cespugli.
Forma gruppi familiari di massimo una decina di individui oppure vive in coppia con i cuccioli.
Il maschio marca il territorio e comunica attraverso segnali sonori e olfattivi; le secrezioni odorose avvengono grazie alla presenza di ghiandole anali, quella sotto la coda e quelle tra le dita delle zampe anteriori.
Una volpe ne riconosce un’altra dall’odore ed è in grado di decifrarne il rango gerarchico.
Il periodo riproduttivo varia a seconda della regione ma in ogni caso è piuttosto ristretto, 1-6 giorni, e viene comunque fecondata solo la femmina dominante; partorisce in media 4-5 piccoli e l’allattamento avviene in forma comunitaria da parte di “sorelle” nate nelle covate precedenti.
Tuttavia nelle prime due settimane la femmina non abbandona mai i piccoli e viene nutrita dal maschi
o. La socialità di questo carnivoro è significativa in quanto è in grado di emettere numerosi tipi di suoni che caratterizzano comportamenti ben definiti: quello riproduttivo, quello di difesa individuale e quello di pericolo per la comunità.